Il Parlamento europeo ha stanziato fondi destinati a sostenere progetti di regioni, province e comuni su fonti rinnovabili, cattura del carbonio e mobilità sostenibile.
Il budget, che deriva da somme non spese del Programma energetico europeo per la ripresa, sarà assegnato con l'intermediazione della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale.
La novità arriva da Bruxelles, dove la Commissione Industria del Parlamento europeo ha stanziato questa cifra per finanziare i progetti in materia ambientale di città , regioni ed altri enti locali.
Il finanziamento servirà per sostenere iniziative in materia di ristrutturazione energetica di abitazioni, fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. Tra i progetti da finanziare rientrano dunque gli impianti da fonti rinnovabili per edifici pubblici e privati, le reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento ad alto rendimento, i trasporti urbani puliti, gli impianti di cattura e stoccaggio del carbonio, i contatori intelligenti, l'illuminazione stradale efficiente, etc.
"Per conoscere le modalità precise di richiesta del finanziamento si dovrà attendere", specifica il CiclAT - Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano. "Per ora é già certo che i fondi disponibili saranno assegnati attraverso uno o più intermediari finanziari, come le istituzioni finanziarie internazionali. Saranno selezionati i progetti di istituzioni impegnate nella lotta contro i cambiamenti climatici e dotate di un inventario delle emissioni. I benefici del progetto realizzato dovranno inoltre essere quantizzabili e adeguatamente pubblicizzati".
L'idea di assegnare il finanziamento agli enti locali è frutto di una precisa riflessione: "Il contributo agli investimenti nelle energie sostenibili", si legge nella proposta di modifica del regolamento n. 663/2009, che di fatto introduce il nuovo bando, "risulta più efficace e vantaggioso quando viene concentrato a livello comunale e locale".
Nel testo si sottolineano infine le forti implicazioni occupazionali dell'iniziativa, dal momento che le attività finanziate possono creare numerosi posti di lavoro.
Per il CiclAT si tratta di un'occasione che il nostro territorio non può perdere e Comuni e Provincia devono attivarsi fin d'ora per mettere in campo progetti finanziabili e perfezionare quelli già in atto, come la Teramo-Mare ciclabile e il Corridoio Verde Adriatico, e pensare ad una mobilità sostenibile regionale, come previsto dal disegno di legge attualmente all'esame del Consiglio".
Gli Enti sono avvisati... resta da vedere se sapranno cogliere questa opportunità.