Anche in provincia di Teramo il movimento per la tutela dell’acqua si mobilita contro la privatizzazione.
Sabato 23 e domenica 24, analogamente a tanti altri comuni abruzzesi, nelle piazze di diversi centri del teramano ci saranno banchetti informativi per rendere noto alla cittadinanza quello che sta accadendo.
Con l’approvazione del Decreto Ronchi nello scorso novembre il Governo nazionale ha dato il via alla privatizzazione definendo l’acqua un servizio a rilevanza economica e prevedendo l’obbligo di affidarne la gestione ai privati. Tale provvedimento sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile del rubinetto per consegnarlo, a partire dal 2011, alle grandi multinazionali.
Contrariamente a quanto si è affermato, la privatizzazione non risolve nessuno dei problemi legati alla gestione dell’acqua: ad Arezzo ed Aprila, dove l’acqua è già stata privatizzata, vi è stata una crescita incontrollata delle tariffe (aumentate fino al 400%!) e non vi sono stati investimenti per la ristrutturazione delle reti idriche colabrodo.
Fortunatamente, però vi sono segnali incoraggianti di contrapposizione al Decreto Ronchi. Cinque regioni italiane hanno già fatto ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro il Decreto e la Regione Abruzzo ha recentemente approvato un emendamento al Documento di Programmazione Economica regionale che impegna la Regione a preservare il carattere pubblico dell’acqua ed inoltre sancisce che il servizio idrico deve ritenersi privo di rilevanza economica.
Molti comuni italiani e abruzzesi stanno avviando l’iter per inserire nei propri Statuti un articolo che definisca il servizio idrico integrato un “servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”. Il WWF organizza 4 banchetti in questo fine settimana ed invita tutti i cittadini a venire ad informarsi ed a firmare le petizioni per sollecitare i consiglio comunali ad approvare documenti di indirizzo e modifiche allo statuto per ribadire che l’acqua deve restare un bene pubblico.
I banchetti si svolgeranno a:
Atri in Piazza Duomo: domenica 24 gennaio dalle ore 17 alle ore 20
Colonnella presso il Centro Commerciale Val Vibrata: domenica 24 gennaio dalle ore 9 alle ore 19
Giulianova in Piazza Fosse Ardeatine: domenica 24 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 (banchetto organizzato insieme al Centro di Educazione Ambientale “G. Torresi”)Teramo in corso San Giorgio sotto i portici del Caffè Grand’Italia: sabato 23 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.
Sabato 23 e domenica 24, analogamente a tanti altri comuni abruzzesi, nelle piazze di diversi centri del teramano ci saranno banchetti informativi per rendere noto alla cittadinanza quello che sta accadendo.
Con l’approvazione del Decreto Ronchi nello scorso novembre il Governo nazionale ha dato il via alla privatizzazione definendo l’acqua un servizio a rilevanza economica e prevedendo l’obbligo di affidarne la gestione ai privati. Tale provvedimento sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile del rubinetto per consegnarlo, a partire dal 2011, alle grandi multinazionali.
Contrariamente a quanto si è affermato, la privatizzazione non risolve nessuno dei problemi legati alla gestione dell’acqua: ad Arezzo ed Aprila, dove l’acqua è già stata privatizzata, vi è stata una crescita incontrollata delle tariffe (aumentate fino al 400%!) e non vi sono stati investimenti per la ristrutturazione delle reti idriche colabrodo.
Fortunatamente, però vi sono segnali incoraggianti di contrapposizione al Decreto Ronchi. Cinque regioni italiane hanno già fatto ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro il Decreto e la Regione Abruzzo ha recentemente approvato un emendamento al Documento di Programmazione Economica regionale che impegna la Regione a preservare il carattere pubblico dell’acqua ed inoltre sancisce che il servizio idrico deve ritenersi privo di rilevanza economica.
Molti comuni italiani e abruzzesi stanno avviando l’iter per inserire nei propri Statuti un articolo che definisca il servizio idrico integrato un “servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”. Il WWF organizza 4 banchetti in questo fine settimana ed invita tutti i cittadini a venire ad informarsi ed a firmare le petizioni per sollecitare i consiglio comunali ad approvare documenti di indirizzo e modifiche allo statuto per ribadire che l’acqua deve restare un bene pubblico.
I banchetti si svolgeranno a:
Atri in Piazza Duomo: domenica 24 gennaio dalle ore 17 alle ore 20
Colonnella presso il Centro Commerciale Val Vibrata: domenica 24 gennaio dalle ore 9 alle ore 19
Giulianova in Piazza Fosse Ardeatine: domenica 24 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 (banchetto organizzato insieme al Centro di Educazione Ambientale “G. Torresi”)Teramo in corso San Giorgio sotto i portici del Caffè Grand’Italia: sabato 23 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.