8.11.17

Sabato 11 novembre a Teramo marcerà il popolo dell’acqua

 
Continua l’organizzazione per la Manifestazione per l’Acqua Trasparente promossa dall’Osservatorio Indipendente per l’Acqua del Gran Sasso che riunisce le associazioni WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI, Italia Nostra e FAI.
Sabato 11 novembre a Teramo marcerà il popolo dell’acqua: punto di ritrovo alle ore 15 in viale Mazzini presso i “Giardini Carino Gambacorta” (noti come i “Tigli”) da dove partirà un corteo che attraverserà tutto il centro cittadino.
Oggi in un’affollata assemblea dei sindaci della provincia di Teramo, il Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e i rappresentanti dell’Osservatorio hanno rilanciato l’invito alla partecipazione dei primi cittadini e tante sono state le adesioni alla manifestazione.
Così come tante sono le adesioni che stanno arrivando dalla società civile: associazioni, comitati, sindacati, partiti e movimenti politici saranno presenti alla Manifestazione.
La Manifestazione per l’Acqua Trasparente è aperta a tutti coloro che si riconoscono nell’appello predisposto dall’Osservatorio Indipendente per l’Acqua del Gran Sasso: l’adesione e la partecipazione sono però una chiara assunzione di responsabilità, in particolare per gli amministratori e le forze politiche che dovranno poi portare avanti e sostenere le istanze dei cittadini su trasparenza e sicurezza.
 
Elenco dei partecipanti ad oggi.
 
Associazioni promotrici dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso:
  • ARCI;
  • CAI;
  • Cittadinanzattiva;
  • FAI;
  • FIAB;
  • Guardie Ambientali d’Italia;
  • Italia Nostra;
  • Legambiente;
  • Mountain Wilderness;
  • ProNatura;
  • WWF.
 
Associazioni/Comitati aderenti:
  • Abruzzo Social Forum;
  • Associazione Circolo Culturale Chaikhana;
  • Auser provinciale di Teramo;
  • Brigate di Solidarietà attiva;
  • Centro di Educazione all’Ambiente dei Calanchi di Atri;
  • Centro di Educazione all’Ambiente “Monti della Laga”;
  • Centro di Educazione all’Ambiente “Scuola Verde”;
  • Comitato di Quartiere Cona, Fonte Baiano e Piano Solare di Teramo;
  • Comitato NoBiomasse L’Aquila;
  • Comitato Salute pubblica di Colonnella;
  • Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Teramo;
  • Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua;
  • Gruppo AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) San Nicolò a Tordino 1;
  • Mobilitazione Gran Sasso;
  • Nuovo Senso Civico Onlus;
  • Oasi WWF dei Calanchi di Atri;
  • Salviamo l’Orso;
  • Stazione Ornitologica Abruzzese.
 
Ordini professionali, Sindacati e Associazioni di categoria aderenti:
  • CGIL di Teramo;
  • Confesercenti Comunale di Teramo;
  • Confesercenti Provinciale di Teramo;
  • Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo;
  • Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Teramo;
  • Sindacato dei Medici di Famiglia FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) della Provincia di Teramo.
 
Partiti e Movimenti politici aderenti:
  • Giovani comunisti Abruzzo;
  • Movimento 5stelle - Teramo;
  • Movimento 5stelle - Tortoreto;
  • Partito Democratico provinciale di Teramo;
  • Partito Rifondazione Comunista Abruzzo;
  • Progressisti per il Partito Democratico - Teramo;
  • Prospettiva Comune - Teramo;
  • Sinistra Italiana Federazione regionale d’Abruzzo;
  • Sinistra Italiana Federazione provinciale di Teramo.
 
L’Appello per la Manifestazione
 
TERAMO 11 NOVEMBRE 2017
MANIFESTAZIONE PER L’ACQUA TRASPARENTE
 
Manifestiamo perché …
L’acqua è il bene più prezioso per la nostra vita: dalla sua disponibilità e qualità dipendono l’ambiente e la natura in cui viviamo, ma anche l’economia del nostro territorio.
Dal massiccio del Gran Sasso ricevono acqua di alta qualità le popolazioni di tre province abruzzesi (Teramo, L’Aquila e Pescara). Questa montagna, oggi Parco nazionale, ospita al suo interno i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e le gallerie dell’autostrada A24 Teramo-Roma. La realizzazione di queste opere ha comportato, oltre alla morte di 11 operai durante i lavori, l’abbassamento della falda di circa 600 metri con gravi conseguenze su tutto il sistema idrogeologico abruzzese. La convivenza di queste infrastrutture con le prese di captazione per l’approvvigionamento idrico destinato al consumo umano è costellato di piccoli e grandi incidenti, l’ultimo dei quali, a maggio 2017, ha comportato l’interruzione della distribuzione di acqua in buona parte della provincia di Teramo.
Grazie alle battaglie delle associazioni ambientaliste e delle comunità locali contro il terzo traforo e l’ampliamento dei Laboratori del Gran Sasso, si è potuto conoscere una preoccupante verità: l’approvvigionamento idrico di 700.000 abruzzesi dipende da un acquifero a contatto del quale sono state costruite due fonti potenzialmente inquinanti come i Laboratori dell’INFN e le gallerie autostradali.
Siamo consapevoli dell’importanza dei collegamenti autostradali e della ricerca scientifica, ma la tutela dell’acqua, la salute delle popolazioni e la salvaguardia dell’ambiente vengono prima di tutto. Non è l’acqua ad essere “ospite sgradito” della montagna e non possono essere i cittadini e l’ambiente a pagare un conto salatissimo in termini socio-sanitari e ambientali.
 
Cosa vogliamo ...
Trasparenza e partecipazione. La mancanza di informazioni e di strumenti di reale partecipazione in tutta questa vicenda è mortificante per i cittadini, ma anche per gli stessi Enti che si sono rifiutati, a partire dalla Regione, di aprire il tavolo tecnico sulla sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso alla partecipazione di associazioni riconosciute dalla legge italiana come portatrici di interessi collettivi e diffusi garantiti dalla Costituzione. Informare preventivamente i cittadini e non costringerli a rincorrere le notizie è un atto dovuto, non è una concessione!
La messa in sicurezza dell’acqua. Sono trascorsi più di 15 anni da quando le associazioni ambientaliste portarono a conoscenza degli abruzzesi una verità da sempre tenuta nascosta: l’interferenza tra acquifero/autostrada/laboratori. In questi anni si sono spesi tanti soldi (più di 80 milioni di euro), ma il problema non è stato risolto. Ad oggi, pur in presenza di qualche passo in avanti nelle dichiarazioni di principio per la prevenzione di incidenti, non è stata avviata un’azione reale per la sicurezza. È il momento di mettere in campo le energie migliori e i fondi necessari per definire cosa deve essere fatto per garantire l’acqua del Gran Sasso a questa e alle future generazioni.
L’azzeramento del rischio. Nella consapevolezza che la soluzione definitiva alla messa in sicurezza dell’acquifero non potrà essere immediata e richiederà forti investimenti, è necessario che si azzeri il rischio di incidente. Vanno aumentate la qualità e la quantità dei controlli, ma soprattutto, in presenza di una pericolosa interferenza, come finalmente ammettono le stesse Istituzioni, è impensabile continuare a mantenere e aumentare il carico di materiale pericoloso, men che meno radioattivo, fatto transitare, immagazzinato e utilizzato sotto il Gran Sasso: sono gli altri usi della montagna che devono adeguarsi alle esigenze dell’acquifero e non viceversa!
 
Teramo 11 novembre 2017: la Manifestazione per l’Acqua trasparente.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso ha lanciato la manifestazione aperta a tutti gli abruzzesi perché è tempo di far sentire, come abbiamo già fatto in passato, la nostra voce.
Vogliamo una manifestazione partecipata, colorata e pacifica per l’Acqua trasparente, trasparente come deve essere l’acqua che arriva nelle nostre case e come deve essere l’agire di chi è chiamato a gestire, a nome della collettività, un bene comune così prezioso!