26.3.10

Gestione randagismo: chiacchiere tante, fatti pochi

Lo scorso 16 marzo si è consumato, ad opera dall’Amministrazione Comunale (nella figura dell’assessore Rudy Di Stefano), l’ennesimo blitz a sorpresa nel gattile di Colleparco con il dichiarato intento di sanare un presunto abuso edilizio in atto costruito a difesa della colonia felina.
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che si abbatte sul tavolo di confronto che il Comune di Teramo ha avviato con il WWF e con le Associazioni animaliste presenti in città.
Le parole spese fino al 16 marzo scorso a questo tavolo per cercare soluzioni realistiche e concrete sono state cancellate da una esibizione di muscoli ed una irruzione plateale: i bei discorsi che hanno visto il Sindaco come referente principale di proposte ponderate congiuntamente, sono stati vanificati con un intervento radicale i cui veri intenti sono nebbiosi.
Si è un po’ seguita la strada già adottata con l’ordinanza sulla gestione dei cani che si è voluto promulgare senza alcun confronto con chi si occupa della problematica da anni, predisponendo così un atto con tante e tali inesattezza ed assurdità da richiedere una successiva modifica!
Sono mesi che le Associazioni sollecitano il Comune ad individuare un luogo dove poter realizzare un gattile che possa sostituire quello realizzato a Colleparco.
Invece di individuare questo posto, si è preferito fare un blitz del tutto inutile che ha determinato esclusivamente la rimozione di qualche pezzo di legno, ma che, contrariamente a quanto riportato su qualche organo di stampa, ha lasciato la situazione del tutto invariata. I gatti sono ancora tutti lì!
Sul problema del randagismo, Teramo necessita di provvedimenti urgenti, ma ben calibrati.
La situazione degli animali non padronali è oggettivamente disastrosa, con strutture (private e pubbliche) in sovraffollamento e gravi carenze strutturali.
E a fronte dei ritardi degli organi preposti, i volontari che si prodigano nel sostentare gli animali bisognosi, invece di essere aiutati, vengono ostacolati in tutti i modi.
Questo ennesimo colpo di mano da parte del Comune impone al WWF un allontanamento dal tavolo di lavoro, perché è inutile perdere tempo in riunioni se poi l’Amministrazione (o una parte di essa) continua a fare atti del tutto estemporanei come quello del blitz al gattile senza riuscire a risolvere minimamente i reali problemi.
Spetta ora al Sindaco ristabilire le condizioni per continuare un lavoro comune. Se il Sindaco vorrà ristabilire le condizioni per una proficua attività, il WWF tornerà ad offrire la sua collaborazione come ha sempre fatto; altrimenti continuerà ad occuparsi della questione dall’esterno, pronto ad intervenire nella difesa degli animali.