Questo articolo è sostanzialmente identico a quello che pubblicammo 3 anni fa. Sono cambiati solo gli anni passati, ma la sostanza è rimasta la stessa.
Quattro anni fa – l’11 novembre 2017 – l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI e Italia Nostra, organizzò la Manifestazione per l’Acqua Trasparente, una delle più grandi mai svolte a Teramo con la partecipazione di migliaia di cittadini e l’adesione di quasi tutti i Comuni della nostra provincia.
Un corteo colorato e pacifico percorse le vie cittadine dai Giardini dei Tigli fino a Piazza Sant’Anna per chiedere tre cose:
- Trasparenza e partecipazione per far conoscere ai cittadini cosa accade sotto il Gran Sasso nelle Gallerie autostradali e nei Laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
- Sicurezza per l’acqua che arriva nelle nostre case.
- Azzeramento del rischio incidenti con la rimozione dei materiali pericolosi dai Laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Cosa si è fatto concretamente per rispondere a queste richieste?
Quando arriverà la soluzione definitiva al problema dell’interferenza dei Laboratori e delle gallerie autostradali con l’acquifero denunciato per la prima volta ormai 20 anni fa?