14.1.22

Il Comune di Roseto degli Abruzzi autorizza un’attività con cani nella Riserva regionale del Borsacchio (AGGIORNAMENTO)


Il Comune di Roseto degli Abruzzi, con delibera di Giunta comunale n. 8 del 13 gennaio 2022, ha autorizzato lo "svolgimento, nei giorni 15 e 16 gennaio 2022, di una verifica zootecnica su lepre all’interno della Riserva Naturale Guidata Borsacchio”.
In pratica si tratta, da quanto si evince dalla delibera, di un’attività svolta all’interno della riserva regionale con cani da caccia che inseguiranno lepri, ma presumibilmente anche altri animali, per verificare l’attitudine dei segugi all’attività venatoria. Il disturbo che simili operazioni arrecano alla fauna è noto e non appare giustificabile all’interno di un’area naturale protetta, considerato che potrebbe essere svolta nel restante parte del territorio provinciale dove la caccia è consentita.
La delibera è stata presa solo nella giornata di ieri e non è quindi stato possibile per il WWF verificare l’eventuale documentazione a corredo della delibera.
Risulta veramente paradossale che dopo quasi due decenni in cui il Comune di Roseto degli Abruzzi si è totalmente disinteressato della gestione della Riserva, oggi autorizzi al suo interno un’attività legata al mondo venatorio.
Il WWF Teramo ha inviato alle Stazioni dei Carabinieri Forestali di Teramo e Roseto degli Abruzzi la richiesta di verifica sulla regolarità dell’iniziativa.

AGGIORNAMENTO: l'attività all'interno della Riserva è stata sospesa.

12.1.22

Inquinamento Fiume Vomano


Nel pomeriggio del 10 gennaio 2022 il WWF Teramo ha ricevuto la segnalazione di uno sversamento nel Fiume Vomano all’altezza di Montorio al Vomano.
Dalle foto inviate e dal racconto di chi era presente sul posto, il corso d’acqua appariva di colore scuro, maleodorante e con molta schiuma. Tale situazione è andata avanti per diverse ore: ciò lascia supporre che lo sversamento sia stato di notevole entità e/o prolungato nel tempo. 
Una situazione simile è stata riscontrata anche nel Fiume Tordino.
Da quanto si è appreso – anche a seguito di un colloquio telefonico del giorno successivo con il comandante dei Carabinieri-Forestali di Teramo, Gualberto Mancini – i Carabinieri-Forestali e l’ARTA Abruzzo si sono recati sul posto a distanza di poco tempo dalle prime segnalazioni dello sversamento, effettuando prelievi dal fiume per le necessarie indagini in tre diversi punti (ponte per Varano, località Cona a Teramo e località Venaquila a Montorio al Vomano).
Da quanto riportato nei resoconti giornalistici dei giorni successivi dalle analisi dell’ARTA sarebbero emersi valori inquinanti molto elevati con presenza massiccia di Escherichia coli, batteri provenienti da contaminazione organica e fecale tipica dei reflui zootecnici, oltre a livelli anomali di ammoniaca, azoto totale e fosforo.
Dalle indagini, sempre secondo le ricostruzioni giornalistiche che hanno riportato anche le dichiarazioni del Sindaco di Montorio al Vomano, lo sversamento sarebbe avvenuto da un’azienda zootecnica di Rocca Santa Maria coinvolgendo prima il Fiume Tordino e poi, attraverso un canale di gronda, il Fiume Vomano.
Sempre da notizie apprese l’intorbidimento delle acque del Vomano sarebbe stato riscontrato fino alla foce, tanto da spingere anche il Sindaco di Pineto ad intervenire sull’accaduto chiedendo la riattivazione del Contratto di Fiume Vomano.