Fenicotteri alla foce del Vomano - Foto di Mariano Mariani |
Una coppia di fenicotteri sosta da alcuni giorni alla foce del Vomano. Non è la prima volta che questo avviene e non è l’unica specie importante che si trova nel sito, essendo stati segnalati aironi, marangoni minori, cormorani, beccaccini, alzavole, germani reali, gabbiani reali e altre specie meno comuni. La foce del Vomano è fondamentale anche quale punto di transito lungo le rotte migratorie: qui uccelli che percorrono centinaia e centinaia di chilometri dal nord al sud (e viceversa) tra l’Europa e l’Africa trovano un punto dove sostare per recuperare le forze e affrontare il resto del viaggio.
Queste presenze segnalano la necessità di dare seguito alla proposta del 2017 fatta dal Comitato di gestione dell’Area Marina Protetta Torre di Cerrano, composto da Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comuni di Pineto e Silvi, per la realizzazione sulla costa teramana tra la foce del Fiume Vomano e la foce del Fiume Piomba di una Zona di Protezione Speciale prevista dalla Direttiva Uccelli e dalla Direttiva Habitat. Attraverso le ZPS l’Unione Europea tutela l’avifauna e il loro ambiente prevedendo anche una serie di finanziamenti ad hoc che consentono interventi di conservazione ambientale e promozione del territorio. La presenza tra Roseto degli Abruzzi e Pineto del maggior numero di fratini censiti negli ultimi anni nella nostra regione dal Progetto Salvafratino Abruzzo, promosso dall’AMP Torre del Cerrano e WWF Abruzzo, conferma la necessità di arrivare all’istituzione della ZPS costiera: il Fratino è specie tutelata a livello europeo e la conservazione degli ormai pochi siti di riproduzione e nidificazione è fondamentale per la specie.
Per il WWF Teramo e per l’Associazione Guide del Borsacchio è il momento quindi di rilanciare la proposta per la ZPS che è basata su un approfondito studio scientifico e sui dati raccolti negli anni dai censimenti condotti sull’area, superando l’inerzia che tiene fermo l’iter istitutivo dal 2017 nonostante la carenza di ZPS lungo la costa italiana sia stata più volte segnalata dall’Unione Europea al nostro Paese.