5.5.17

Vandalismi e disattenzione mettono a rischio il Fratino

Roseto degli Abruzzi, prima
Roseto degli Abruzzi, dopo

La tutela del Fratino dovrebbe essere un dovere e un interesse di tutti. Da un lato questa specie è tutelata da leggi nazionali e da accordi internazionali, dall’altro la sua conservazione può rappresentare anche un investimento per quelle amministrazioni e quegli operatori che sanno fare della tutela ambientale un volano per l’economia turistica.
Proprio per questo appaiono ancora più gravi i quattro episodi che si sono verificati recentemente in varie località della costa teramana.
L’altro ieri i volontari del WWF hanno trovato divelto un tratto della piccola recinzione che avevano posto a tutela della Spiaggia del Fratino e del Giglio di mare ad Alba Adriatica. La recinzione era stata messa a punto grazie ai fondi e al lavoro dei volontari che lo scorso 26 aprile hanno anche organizzato la terza edizione del Fratino Day coinvolgendo insegnati e alunni dell’Istituto comprensivo di Alba Adriatica.
Danno simile sulla spiaggia di Silvi nell’Area Marina Protetta “Torre di Cerrano” dove un fuoristrada è entrato in spiaggia, nella zona della pineta del Cerrano, e ha distrutto il lavoro fatto nell’ultima settimana dagli operai dell’Area Marina Protetta per posizionare paletti e funi a delimitazione dei preziosi ambienti di duna. In questo modo, oltre a danneggiare molte specie di piante protette, è stato distrutto un nido di Fratino. Episodio di vandalismo non isolato, considerato che pochi giorni prima, è stato anche rovinato uno dei cartelli di benvenuto al Parco marino con il disegno di una svastica.
E se a Tortoreto sono state rubate dal nido le uova che erano state deposte, ancora più grave appare quanto accaduto a Roseto degli Abruzzi dove, nonostante le segnalazioni, è stata effettuata la pulizia con mezzi meccanici in un tratto di spiaggia sul lungomare nord dove aveva già nidificato una coppia di fratini. Ovviamente il nido, che oltretutto era evidenziato da una piccola rete protettiva, è stato distrutto ed è saltata la cova.
“Garantire la sopravvivenza di questa specie dovrebbe essere un impegno di tutti” dichiara Fabiola Carusi, responsabile del WWF Abruzzo per il Progetto Salvafratino. “Ricordiamo che il Fratino, nonostante il lavoro dei volontari e le azioni di qualche amministrazione più avveduta, continua ad essere a serio rischio di scomparsa dalle nostre spiagge. E questo rappresenterebbe un danno enorme, sia dal punto di vista ambientale che economico. Proprio per questo, gli atti di Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Silvi e Tortoreto sono molto gravi e sarebbe ora che si individuasse qualche responsabile, mettendo in atto azioni di prevenzione e, laddove necessario, repressione”.