11.11.14

Impugnazione dell'art. 38 dello (S)blocca Italia: l'Abruzzo dia l'esempio

Alle parole e agli impegni formali ora seguano i fatti: questa in estrema sintesi la richiesta che le associazioni ambientaliste avanzano ai Presidenti delle Giunte regionali.
“Ieri – dichiarano i responsabili abruzzesi di Legambiente e WWF, Giuseppe Di Marco e Luciano Di Tizio – a firma dei rispettivi vertici nazionali, è partito un appello sottoscritto da Greenpeace, FAI, Legambiente, Marevivo e WWF per chiedere di avviare gli atti necessari per l’impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale del decreto (S)blocca Italia. In Abruzzo c’è già stata l’approvazione all’unanimità di un documento proposto dal Movimento 5Stelle e c’è stato l’impegno ufficiale del presidente D’Alfonso, ribadito in un incontro con WWF e Legambiente. Auspichiamo dunque che sia proprio l’Abruzzo a dare il buon esempio impugnando per primo o comunque tra le prime regioni italiane l’art. 38 del decreto legge 133/2014, il cosiddetto (S)blocca Italia”.
Nel testo della lettera inviata a tutti i presidenti regionali sono spiegate le ragioni della ferma opposizioni delle cinque associazioni ambientaliste, del resto già ribadite nel corso di vari convegni svolti nel territorio nazionale. A Pescara, il 27 ottobre scorso, presero parte all'incontro l’assessore all’ambiente della Regione, Mario Mazzocca, alcuni sindaci ed i rappresentanti delle organizzazioni di categoria del commercio e del turismo, oltre che di tantissimi cittadini preoccupati.
“La Regione faccia ora la sua parte – chiedono Di Marco e Di Tizio – nel rispetto della volontà espressa ormai a chiarissime note dalla stragrande maggioranza degli abruzzesi”.