Viaggio nella bellezza dell'Oasi WWF dei Calanchi.
Marco Terrei, nuovo Responsabile Aree Protette del WWF Abruzzo, ha visitato l'Oasi dei Calanchi di Atri. Quello che segue è il suo racconto.
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L'apparente aspetto brullo dei Calanchi potrebbe far pensare che qui la vegetazione faccia fatica a crescere... invece non è così. La parola d'ordine è adattamento. |
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La bellezza di questo paesaggio lascia senza parole... Questa sensazione si prova ogni volta che ci si ferma a guardare questa meraviglia che caratterizza il territorio. |
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La bellezza di un mondo agricolo apparentemente scomparso che ha ridisegnato i profili delle nostre colline. Qui l'agricoltura non viene praticata in modo intensivo. |
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La storia, la cultura e le tradizioni rendono i nostri territori unici. La bellezza che in questi luoghi si rinviene è data anche dalla tolleranza che si aveva per il diverso, per lo straniero. |
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Nei calanchi lo scivolamento delle acque superficiali genera dei canali che finiscono a valle dove la vegetazione è più ricca e variegata. |
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La bellezza della Natura viene messa a disposizione dei fruitori che con ogni mezzo posso goderla. |
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Questo è il centro visite dell'Oasi che con la sua semplicità accoglie tutti coloro che intendono avvicinarsi al mondo delle aree protette e della Natura. |
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Nelle riserve trovano riparo una grande varietà di animali che altrove si rinvengono con maggiore difficoltà. |
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Questa è la bellezza delle Oasi presso le quali vengono portati, come in questo caso, piccoli animali in difficoltà. |
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Grazie ad Adriano De Ascentis, direttore dell'Oasi WWF Riserva regionale dei Calanchi di Atri. Grazie ad Adriano, la guardia, grazie a Maria Cristina che con passione dedica le sue giornate alle attività della riserva e infine grazie a tutte le persone che gratuitamente rendono possibile il sistema delle aree naturali protette. |