11.9.14

Uccisa Daniza

 
Finisce nel peggiore dei modi la vicenda dell'Orsa Daniza.
La notizia della morte dell’orsa Daniza, a seguito delle operazioni di cattura da parte della Provincia di Trento, lascia sconcertati e giunge come una tristissima conferma della inopportunità della sua cattura come più volte denunciato dal WWF Italia.
Le istituzioni nazionali, che hanno dimostrato di non saper gestire con la dovuta competenza questa situazione, forniscano celermente i risultati dell’autopsia e facciano emergere la verità su quanto accaduto, su come sia stata gestita questa delicatissima fase della cattura di un animale già spossato, perchè in fase di allevamento di due cuccioli, e si suppone in perenne stato di allerta nelle ultime settimane , denuncia il WWF.
Il WWF ribadisce il proprio dissenso per la decisione infausta di catturare un esemplare come Daniza per la quale non sussistevano le condizioni di pericolosità a cui si era appellata la Ordinanza della Provincia. Non vi era ragione alcuna di procedere alla cattura di un animale che si era comportata secondo natura. Quanto successo rafforza ancora di più la convinzione che il PACOBACE (Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso sulle Alpi Centro Orientali) vada completamente rivisto e reso uno strumento che sappia considerare le diversità degli eventi.
Purtroppo è già il secondo esemplare di orso bruno che muore durante le fasi di cattura e narcosi operate dai tecnici della provincia di Trento e pertanto è irrinunciabile una dovuta verifica sulle capacità e l’operato per verificare se si sia trattato dell’ennesimo evento casuale o ci sia imperizia anche solo nella scelta del prodotto e del momento in cui procedere.
"Inaccettabile quanto accaduto, tutta questa vicenda dimostra l'incapacità di gestire una sana e legittima relazione tra la presenza dei grandi carnivori e le attività umane. Vanno accertate con puntualità le responsabilità individuali e amministrative. Chiediamo rassicurazioni sul monitoraggio e l’impegno per la sorte dei due cuccioli ora rimasti senza le cure materne, alle porte dell’inverno" dichiara Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia.
Diversi sono gli aspetti della stessa ordinanza su cui va fatta chiarezza per il ruolo stesso assunto in questa vicenda dalla amministrazione provinciale di Trento, ruoli e scelte che il WWF ritiene siano in capo allo Stato, perché la gestione della fauna non può essere demandata in particolare per le specie particolarmente protetti. Il WWF vuole quindi che siano accertate le eventuali responsabilità, per evitare nuove morti di questi preziosi animali, specie protetta dall’Unione Europea verso cui l’Italia è responsabile.