2.11.12

Una legge regionale per l'acqua pubblica e partecipata


Il Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua, lavorando in maniera assembleare e partecipativa, ha elaborato una proposta di legge regionale sul servizio idrico. Si tratta di un disegno di legge in linea con l'espressione dei 600.000 cittadini abruzzesi che il 12 e 13 giugno 2011 hanno decretato democraticamente l'acqua come bene comune non economico, poiché essenziale ed insostituibile all’uomo.
A riguardo, invece, la legge regionale attualmente in vigore sul Servizio Idrico Integrato risulta essere gravemente carente e insoddisfacente, poiché interamente basata sull'art. 23bis del decreto Ronchi, abrogato dal Referendum popolare e rinnegato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. Nonostante questi argomenti, i vertici della Regione stanno intenzionalmente procedendo con l’iter di approvazione della proposta di Regolamento di esecuzione della legge, tradendo così la volontà popolare.
Oltre questo, la particolare situazione gestionale che sta attraversando l’Abruzzo, tra disservizi, scandali e recupero crediti forzosi, richiede un cambiamento verso una gestione diversa, realmente pubblica e partecipata del bene comune acqua. Riteniamo necessario trasformare le S.p.A. attuali in Consorzi di Servizi Sociali, di cui saranno protagonisti i Comuni, in grado di garantire la gestione dell'intero ciclo con criteri di efficacia, trasparenza, equità sociale e solidarietà. Il disegno di legge prevede infatti l'istituzione di un “fondo regionale per la ripubblicizzazione” del quale potranno beneficiare solo aziende e consorzi di diritto pubblico che subentreranno alle precedenti gestioni.
La proposta di legge avanzata dal Forum prevede inoltre la ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in base ai bacini idrografici presenti nel nostro territorio, contro il criterio semplicistico di divisione in base al territorio provinciale; garantisce il diritto di ciascun individuo al quantitativo minimo vitale giornaliero, fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in 50 litri al giorno per persona, grazie all’attivazione di un fondo regionale per il diritto all'acqua; obbliga alla pubblicazione dei dati sulla qualità dell'acqua sui siti web di ASL e ARTA, dei verbali e delle deliberazioni adottate da assemblee e consigli di amministrazione sull'albo e sui siti web della Regione e dei consorzi, nonché la previsione di reali forme di partecipazione negli organi istituzionali tramite rappresentanti cittadini, sindacali, di associazioni ambientaliste e dei consumatori, affinché venga garantita la trasparenza nella gestione del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo.
La proposta di legge qui presentata sarà recapitata alle forze di movimento, sociali e sindacali dell’Abruzzo, a tutti i consiglieri e ai gruppi consiliari della Regione Abruzzo, al Presidente della Regione Gianni Chiodi e al Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, nonché all’assessorato e alle commissioni di riferimento, in attesa di un confronto a riguardo.