14.12.11

La Riserva del Borsacchio per difendere Roseto degli Abruzzi dalla petrolizzazione



Il WWF provinciale di Teramo ha presentato alla Regione Abruzzo le proprie osservazioni sul procedimento circa l’assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per l’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi “Villa Mazzarosa” della Medoilgas Italia SpA.
L’istanza riguarda 13,40 kmq nei territori dei Comuni di Pineto e Roseto degli Abruzzi ed è una delle tre attualmente sotto esame da parte della Regione Abruzzo: sono state presentate anche le istanze di ricerca “Cipressi” (che riguarda i comuni di Atri, Castiglione M. R., Castilenti, Cellino Attanasio, Montefino e Notaresco, oltre ad altri comuni del pescarese) e “Villa Carbone” (che riguarda i Comuni di Canzano, Castellalto, Cellino Attanasio, Cermignano, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Teramo).
Il tutto si inquadra nella lunga serie di istanza di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi in provincia di Teramo: secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico ne è interessato circa il 66% del territorio della provincia teramana dove risiede l’85% della popolazione.
Le osservazioni del WWF sono tese a dimostrare come la presenza della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio nell’area oggetto dell’istanza “Villa Mazzarosa” non consenta minimamente le attività di ricerca che si vogliono portare avanti nell’area e tanto meno, in caso si scoperta di idrocarburi, le attività di estrazione.
Incredibilmente il Rapporto ambientale contenuto nell’istanza di permesso di ricerca non prende in considerazione la presenza dell’area naturale protetta del Borsacchio e tace completamente sulle valenze naturalistiche di questo territorio. Valenze naturalistiche importantissime che la stessa Unione Europea ha indicato come meritevoli di protezione.
Del resto proprio la presenza di queste valenze ha giustificato la creazione nel 2005 della Riserva regionale del Borsacchio finalizzata alla conservazione di uno dei pochi tratti di litorale abruzzese non completamente cementificato.
“La presenza della Riserva Regionale del Borsacchio può costituire un argine alla ricerca ed estrazione di idrocarburi a Roseto degli Abruzzi”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF. “Dovrebbero tenerlo ben presente quegli amministratori locali e regionali che da anni impediscono il decollo della riserva e che ne chiedono continuamente la riperimetrazione. Il Sindaco Mastromauro ed il Consiglio Comunale di Giulianova nei mesi scorsi hanno già chiesto alla Regione la riperimetrazione della Riserva e domani ci sarà un consiglio comunale a Roseto in cui si discuterà nuovamente per eliminare dalla Riserva aree di grande importanza naturalistica. Ma questi amministratori si rendono conto che chiudendo la porta alla riserva, aprono un portone alle ricerca di idrocarburi sui loro territori?”