1.6.11

Avanti verso il quorum!

La decisione della Corte di Cassazione restituisce ai cittadini il diritto di esprimersi su un tema così importante come la realizzazione in Italia di centrali nucleari e siti di stoccaggio di scorie radioattive.
È stato così sconfitto il tentativo di chi, consapevole di volere qualcosa contro la volontà degli italiani, ha cercato fino all’ultimo di sottrarsi al confronto democratico.
Ci attendono ora gli ultimi 10 giorni della campagna referendaria per fare in modo che domenica 12 e lunedì 13 giugno almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto si rechi alle urne e voti sì.
Si tratterà di decidere, oltre che sul legittimo impedimento, su tre quesiti importantissimi: due riguardano la privatizzazione dell’acqua ed uno l’energia nucleare.
Nel silenzio quasi generale dei grandi media nazionali, un ampio movimento di cittadini, associazioni e comitati da mesi portano avanti una capillare campagna su questi temi, organizzando assemblee, incontri, iniziative e volantinaggi.
Anche nella nostra regione stiamo incontrando migliaia e migliaia di abruzzesi confrontandoci con loro e spiegando i pericoli della privatizzazione dell’acqua e dell’energia nucleare.
Per noi abruzzesi si tratta di pericoli estremamente concreti.
Perché l’Abruzzo è interessato da due dei siti di cui si parla per la realizzazione di nuove centrali nucleari (Termoli in Molise e il Fiume Tronto al confine con le Marche) e perché la maggioranza in consiglio regionale non ha approvato, a differenza di molte altre regioni italiane, la mozione presentata pochi giorni prima del disastro in Giappone contro la realizzazione di centrali nucleari nel nostro territorio.
Perché la Regione ha manifestato molte ambiguità sulla gestione privatistica del servizio idrico, non ponendo in essere azioni concrete per impedire l’ingresso dell’acqua nel mercato.
Il movimento referendario non ha gruppi di interessi dietro, si basa solo sul volontariato dei propri attivisti ed ha pochi mezzi economici: nonostante questo stiamo facendo centinaia di iniziative in tutti i comuni abruzzesi.
È il momento di aumentare gli sforzi: rivolgiamo un appello agli abruzzesi affinché si attivino in tutti i modi per pubblicizzare i referendum e per assicurare la vittoria dei sì contro la privatizzazione dell’acqua e contro l’energia nucleare.