22.7.09

La mancanza di senso del ridicolo

Ormai sparare a specie protette non interessa più i cacciatori più estremisti.
La nuova campagna di Federcaccia spara sulla serenità dei bambini e la loro capacità di vivere in armonia con la natura.
Crediamo che sia vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l’immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per “svecchiare” la caccia.
È ormai noto infatti che di anno in anno i cacciatori diminuiscono anche per l’età matura della maggioranza. E dunque oggi Federcaccia non solo chiede a gran voce la licenza di caccia ai sedicenni, ma addirittura sfrutta la foto di un bimbo di non più di 4 anni con tanto di fucile accanto.
Per il WWF è incredibile e pericoloso prevedere l’abbassamento dell’età della licenza di caccia quando la caccia è considerata, ovviamente, uno sport pericoloso, motivo per cui è obbligatoria l’assicurazione civile. Ogni anno sono decine i morti per incidente di caccia, e solo in ultimo all’inizio di luglio un bambino con un fucile da caccia del padre ha ucciso accidentalmente l’amichetto.
La proposta riforma del disegno di legge del Sen. Orsi in discussione in Senato sta spingendo a un rigurgito di violenza del mondo venatorio più retrivo ed estremista. Un disegno di legge che è anche diseducativo proprio quando prevede la caccia a 16 anni e contro la sicurezza dei cittadini quando liberalizza i periodi di caccia.
(Peraltro dalla foto della campagna pubblicitaria non si capisce se il bambino stia utilizzando un richiamo o si stia facendo un grappino per dimenticare la sfortuna di avere un padre che lo ha vestito da scemo e lo ha portato a caccia).