14.6.09

Calma, ragazze!

Si parla in questi giorni di rilanciare il turismo nelle aree interne di Abruzzo.
Leggete un po' qui di seguito il resoconto, pubblicato in un articolo di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, di uno "scontro al vertice" tra il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ed il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Era proprio quello di cui si sentiva il bisogno!
Gelo sul Gran Sasso tra le ministre
ROMA — Gelo tra Stefania Presti­giacomo e Michela Vitto­ria Brambilla. La seconda, appena nominata mini­stro per il Turismo, ha or­ganizzato una conferenza sulle cosiddette «aree pro­tette» nel Parco del Gran Sasso, senza invitare la prima che, in quanto tito­lare del dicastero dell’Ambiente, è responsabile del parco.
C’è questa storia (politicamente di un certo sfi­zio). Sentite. Il ministro per il Turismo Mi­chela Brambilla — rossa di ca­pelli e in gran sintonia con Sil­vio Berlusconi, ma ministro so­lo dallo scorso 8 maggio, dopo aver trascorso un lungo, fatico­so anno nel purgatorio dei sot­tosegretari — decide di orga­nizzare una conferenza per ri­lanciare le attività di sua com­petenza nelle cosiddette «aree protette». Luogo prescelto: Fonte Cerreto, ai piedi della fu­nivia che si arrampica sul dor­so del Gran Sasso, strepitoso picco sull’omonimo Parco na­zionale.
C’è già la data: il prossimo 28 giugno, domenica. E c’è pu­re già un sommario elenco de­gli invitati. Nel quale, oltre agli operatori del settore, ai rappre­sentanti di Legambiente, figu­ra il Cavaliere, ma non Stefania Prestigiacomo, responsabile dell’Ambiente e, di fatto, re­sponsabile dello stesso Parco nazionale.
Per capirci: è come se qualcu­no organizzasse una cena a ca­sa vostra, e non vi invitasse. La faccenda, finora, ha navi­gato sottotraccia. Ci sono state le elezioni europee, poi è sbar­cato il colonnello Gheddafi. Ma è una faccenda troppo spinosa (e poi tutti ricordano i titoli dei giornali di quando Berlusconi, nel maggio del 2008, formò il suo governo: con la Prestigiaco­mo che, secondo alcuni, soffiò all’ultimo il ministero dell’Am­biente proprio alla Brambilla, osteggiata — con discrezione — dal potentissimo Marcello Dell’Utri).
Ministro Prestigiacomo, è stato uno sgarbo, o no? «Non so di cosa stia parlando...». Sto parlando della conferenza che il ministro Brambilla ha orga­nizzato sul Gran Sasso. «Ah... Beh...». Ministro... «Senta: il Parco non è certo di mia pro­prietà ». Certo: e detto questo? «Dico che ovviamente il mini­stro Brambilla non può orga­nizzare un convegno per parla­re di valorizzazione delle 'aree protette'... si tratta di questio­ni che attengono al ministero che ho il privilegio di rappre­sentare, e d’altra parte, come noto, sull’argomento abbiamo già le nostre politiche, molto precise e molto apprezzate...».
Piuttosto dura. Si stava im­barcando su un volo aereo e, sulla questione, è parsa calma, ma dura.
Più vaga, la Brambilla. Ministro, ma perché mai or­ganizza una conferenza sul Gran Sasso e invita tutti tranne la padrona di casa, vale a dire la Prestigiacomo? «Guardi, so­no in riunione... vuole la veri­tà? ». Possibilmente. «Sa’ che io questa vicenda non la conosco nei dettagli?». No? «No, giuro».
A questo punto, forse, con­viene rivolgersi ad Arturo Dia­conale, direttore dell’Opinione e commissario del Parco nazio­nale Gran Sasso.
È vero che ha ricevuto, come risulta al Corriere, una telefona­ta dal ministro Prestigiacomo, la quale le avrebbe chiesto, se non proprio ordinato, di non collaborare con l’evento orga­nizzato dal ministro Brambilla? «Spero ci sia stata una mancan­za di coordinamento...». Lascia­mo le speranze, per ora. Limi­tiamoci ai fatti. «Beh, è chiaro che io, in una situazione del ge­nere, non posso che adeguarmi alle indicazioni del ministero da cui dipende il parco... Quin­di se il ministro Prestigiacomo non partecipa alla conferenza, è evidente che non parteciperà neppure il Parco...».
Per gli appassionati di dati statistici: questa è la prima po­lemica in cui finisce il ministro Brambilla.