21.9.08

Area ex Monti a Roseto: perché si nega l'evidenza?

Il WWF è intervenuto nuovamente sull'inquinamento dell'area ex-Monti di Roseto, presentando un documento della Regione Abruzzo del 20 marzo scorso in cui si evidenzia la presenza di inquinamento da idrocarburi pesanti nel terreno. Oltre alla falda, contaminata da Cloroformio, Ferro e Manganese oltre i limiti di legge, da alcuni mesi si era quindi a conoscenza della contaminazione del terreno.
Nella nota, la Regione Abruzzo non solo segnala la presenza di inquinamento da idrocarburi, essendo stata superata la CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione) per le aree residenziali, ma chiede al Comune di provvedere ad attivare la procedura di caratterizzazione del sito.
Questa procedura è ben diversa dalle analisi finora divulgate e attiene ad una procedura molto più dettagliata: se volessimo fare un paragone con la salute di un uomo, realizzare il Piano di Caratterizzazione è come come procedere ad un Check-Up completo in presenza di prime analisi del sangue che presentano parametri fuori norma.
Quindi, ben prima dei risultati allarmanti sull'inquinamento della falda pervenuti ad Agosto 2008, e divulgati dal WWF, la Regione esprimeva una chiara indicazione sulla necessità di assoggettare il sito a caratterizzazione, visto che questo inquinamento interessava un'area industriale dismessa (si legge nella nota della Regione: “a parere di questo Servizio è indispensabile includere il sito in questione tra quelli da assoggettare a caratterizzazione, ciò anche alla luce delle disposizioni contenute nella DGR 1529/06 (Art.9 del disciplinare tecnico per la gestione ed aggiornamento dei siti contaminati)...”).
I dati ufficiali, quindi, indicano sia una contaminazione del suolo sia una contaminazione della falda, in quest'ultimo caso addirittura in 4 piezometri su 4, tutti oltre i limiti di legge.
Non si capisce, perciò, su cosa basa le sue dichiarazioni il proprietario dell'Alfa Immobiliare, che l'altro ieri ha dichiarato alla stampa che tutte le analisi sui terreni erano a posto. La sua azienda è nell'indirizzario della nota della Regione Abruzzo.
Nelle case realizzate dovrebbero andare ad abitare bambini, donne incinte ecc., per cui servirebbe da un lato trasparenza e dall'altro cautela, basando le proprie dichiarazioni sui fatti. Il WWF, come sempre, divulga i risultati e le indicazioni degli organi preposti, verificando se il loro comportamento abbia seguito un filo logico e perseguito l'interesse pubblico. Ora vedremo se il Comune di Roseto ha ottemperato a quanto richiesto dalla Regione Abruzzo, data l'estrema delicatezza della situazione. L'area oggetto dell'intervento edilizio è in pieno centro a Roseto e il Piano di Caratterizzazione è l'unico strumento per capire fino in fondo il livello di contaminazione del sito e gli interventi di bonifica eventualmente necessari.
Il WWF è ben coscio che esistono altri interessi, anche legittimi, ma la salute dei cittadini e la qualità dell'ambiente sono più importanti.
Ora proseguiremo con l'approfondimento dell'accesso agli atti e speriamo che non vengano fuori altre brutte sorprese: nel frattempo siamo aperti a qualsiasi confronto con chiunque voglia parlare con noi, ma partendo dai fatti finora emersi.
Sull'argomento vedi post del 18.9.08.