23.5.15

Grande manifestazione oggi a Lanciano!


No al petrolio, sì al parco della costa teatina!
Oggi eravamo in decine e decine di migliaia a Lanciano a manifestare per uno sviluppo sostenibile!

La grandissima partecipazione di popolo che ha caratterizzato la manifestazione contro la deriva petrolifera di oggi, sabato 23 maggio, a Lanciano (CH) deve essere un monito nei confronti del Governo nazionale chiamato a pronunciarsi sulla realizzazione di impianti di estrazione di idrocarburi in tanta parte della regione e nel mare antistante la costa abruzzese, a partire dalla piattaforma Ombrina Mare 2 con annessa nave/raffineria.
“Una immensa e significativa partecipazione! Oggi a Lanciano hanno marciato Associazioni, Comitati, Istituzioni e singoli cittadini: migliaia di abruzzesi, e non solo abruzzesi, hanno ribadito in maniera forte e chiara a coloro che devono prendere decisioni, che per la loro terra e per il loro mare vogliono uno sviluppo sostenibile”, dichiara Dante Caserta, Consigliere nazionale del WWF Italia.
“Dopo la grande manifestazione di Pescara del 2013, semmai ce ne fosse bisogno – sottolinea invece il delegato regionale WWF, Luciano Di Tizio – l’Abruzzo ha fatto sentire di nuovo forte la sua voce. Non si potrebbe in alcun modo comprendere una decisione a livello nazionale in contrasto con la volontà democraticamente manifestata da un'intera regione”.
Al Governo nazionale il WWF chiede di ascoltare la voce degli abruzzesi, rivedere la strategia energetica nazionale puntando, in Abruzzo come nel resto d’Italia, sul risparmio energetico, sulla messa in efficienza dei sistemi produttivi, sul trasporto pubblico ecosostenibile, sulla creazione del Parco nazionale della Costa Teatina quale modello di sviluppo di un territorio.
Agli Enti Locali, che in un numero così consistente hanno aderito al corteo di oggi, il WWF chiede di dare concretezza a questa manifestazione, adottando politiche che vadano verso la sostenibilità ambientale. Le realtà locali devono dare il loro contributo affinché si possa uscire dalla dipendenza energetica dalle fonti fossili, estremamente costose, destabilizzanti dal punto di vista politico e ambientalmente insostenibili.