26.12.10

Contro il nucleare, per la democrazia

Non curandosi minimamente della volontà espressa dai cittadini italiani contro l’energia nucleare, il Governo Berlusconi, supportato da ENEL ed altri, sta cercando di rilanciare il nucleare nel nostro Paese.
Ancora una volta saranno però i cittadini a bloccare questa dispendiosa e pericolosa fonte di energia.
Poco prima di Natale sono state depositate alla Camera dei Deputati 80.000 firme certificate per una legge di iniziativa popolare per l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, la salvaguardia del clima e per il NO al nucleare.
Ora il Parlamento dovrà metterla all’ordine del giorno dei suoi lavori.
Si tratta di uno straordinario risultato di una campagna promossa dalle associazioni ambientaliste nazionali come WWF, Greenpeace, Legambiente, Forum Ambientalista e altre, insieme a tanti comitati locali.
All’iniziativa hanno contribuito in modo significativo la CGIL, l’Arci, insieme a unimportante arco di forze politiche.
Su queste basi il Comitato Promotore convoca per il 22 gennaio 2011 un’assemblea nazionale alla quale prenderanno parte i rappresentanti di tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta delle firme.Obiettivo: premere con una vasta gamma di iniziative perché la proposta sia portata immediatamente all’esame parlamentare, ascoltando la richiesta dei cittadini.Occorre urgentemente un piano energetico nazionale. Occorre investire nel risparmio energetico e nell’uso delle rinnovabili. Il nucleare non serve, è più costoso, è pericoloso per la salute e per l’ambiente, compromette il futuro, impedisce il decollo di un impegno industriale verso le rinnovabili e l’efficienza energetica. La lobby affaristica del nucleare vuole mettere il Paese di fronte a fatti compiuti, mentre pende il ricorso al referendum abrogativo della legge 99/2009. Si chiede al Governo di sospendere ogni iniziativa sul nucleare in attesa del voto degli italiani.